Come Biden ha cancellato $150 miliardi di debiti studenteschi
La cancellazione dei debiti studenteschi, il nuovo sondaggio del New York Times, l'attacco iraniano a Israele e le altre notizie della settimana
Come Joe Biden sta cancellando i debiti studenteschi
Questa settimana il presidente statunitense Joe Biden ha annunciato due nuove misure per aiutare milioni di americani a ripagare i prestiti federali contratti per gli studi universitari.
Il primo annuncio fatto da Biden prevede la riduzione dell'importo del debito per 25 milioni di persone che hanno prestiti universitari. Per oltre quattro milioni di americani il debito verrà cancellato completamente. In totale, secondo i funzionari della Casa Bianca, 10 milioni di mutuatari beneficeranno di una riduzione del debito di 5.000 dollari o più.
Successivamente, venerdì Biden ha annunciato la cancellazione di altri 7,4 miliardi di dollari di debiti per 277 mila persone. La metà dei fondi viene dal SAVE (Saving on a Valuable Education), un programma che aiuta i debitori a basso reddito.
"Anche se una laurea rimane un biglietto per l'accesso alla classe media, il costo di questo biglietto sta diventando proibitivo", ha dichiarato Biden durante tenuto a Madison, nel Wisconsin, capitale di uno stato chiave e città universitaria. "Attualmente, troppi americani, in particolare i giovani, sono oppressi da un eccessivo debito".
Questo è l’ennesimo passo intrapreso nell’ultimo anno da Biden per ridurre il peso dei debiti studenteschi. Solo a marzo di quest’anno infatti il presidente aveva annunciato la cancellazione di 6 miliardi di dollari di debito per 78 mila persone.
Inizialmente, nel 2022 il presidente aveva lanciato un ambiziosissimo piano da 400 miliardi di dollari che prevedeva la cancellazione fino a $10.000 di debito studentesco per chi guadagna meno di $125.000 all'anno e fino a $20.000 per coloro che avevano ricevuto sovvenzioni Pell (aiuti per studenti a basso reddito). Ma la Corte Suprema nel giugno del 2023 dichiarò incostituzionale la misura sostenendo che il presidente sfruttando l'Heroes Act, una legge del 2003 approvata durante la guerra in Iraq che consente al Segretario all'Istruzione di "rinunciare o modificare" le regole che disciplinano i prestiti agli studenti in caso di "emergenza nazionale”, era andando molto oltre i suoi poteri.
Da dopo l’opposizione della Corte Suprema, Biden ha intrapreso una serie di azioni minori per arrivare allo stesso obiettivo. Al momento, Biden ha cancellato debiti studenteschi per un totale di 153 miliardi di dollari, circa il 9 per cento del valore totale dei debiti federali per gli studenti.
I Repubblicani non sono contenti di quanto sta facendo Biden. Giovedì un gruppo di sette Stati guidati dal Missouri è infatti ricorso in tribunale contro le decisioni di Biden. Una causa simile è già stata intrapresa da altri undici Stati, guidati dal Kansas, a marzo.
"Ancora una volta, il Presidente sta cercando di imporre unilateralmente una politica straordinariamente costosa e controversa che non è riuscito a far passare al Congresso", dice il ricorso. Il Dipartimento dell'Istruzione ha risposto che il Congresso gli ha dato il potere di definire i termini di alcuni piani di rimborso nel 1993 e questa autorità è già stata utilizzata in passato.
"L'Amministrazione Biden-Harris non smetterà di lottare per fornire sostegno e sollievo ai mutuatari di tutto il Paese, indipendentemente da quante volte i funzionari Repubblicani cercheranno di fermarci", ha dichiarato il Dipartimento.
"Fin dal primo giorno della mia amministrazione, ho promesso di lottare per garantire che l'istruzione universitaria sia un biglietto per accedere alla classe media, non una barriera alle opportunità", ha dichiarato Biden venerdì.
L’attacco iraniano a Israele
Questa notte l'Iran ha lanciato oltre 300 droni e missili contro Israele in risposta all'attacco israeliano in Siria di due settimane fa che ha ucciso tre importanti comandanti iraniani.
Il 99% dei droni e missili è stato intercettato e ci sono stati solo dei danni minori a una base militare israeliana. Dodici persone sono state portate al Soroka Medical Center nel sud di Israele durante la notte. Gli Stati Uniti hanno detto di aver contribuito ad abbattere decine di droni.
Il presidente Joe Biden ha interrotto il fine settimana nel Delaware per riunirsi con la sua squadra di sicurezza nazionale. Ha anche parlato con il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu.
"L'Iran e i suoi alleati che operano nello Yemen, Siria e Iraq hanno lanciato un attacco aereo senza precedenti contro installazioni militari in Israele. Condanno questi attacchi con la massima fermezza", ha dichiarato Biden in un comunicato dopo aver parlato e ribadito "l'incrollabile impegno degli Stati Uniti per la sicurezza di Israele".
Parlando della chiamata avuta con Netanyahu, Biden ha spiegato: "Gli ho detto che Israele ha dimostrato una notevole capacità di difendersi e sventare attacchi senza precedenti, inviando un chiaro messaggio ai suoi nemici che non sono in grado di minacciare la sicurezza di Israele".
"Anche se oggi non abbiamo assistito ad alcun attacco alle nostre forze o strutture, resteremo vigili di fronte a tutte le minacce e non esiteremo a intraprendere qualsiasi azione sia necessaria per proteggerci", ha concluso il Presidente degli Stati Uniti.
Secondo un retroscena di Axios, Joe Biden avrebbe però detto a Netanyahu che gli Stati Uniti non sosterrebbero un contro attacco contro l’Iran. Il presidente e i suoi consiglieri temono infatti che una risposta dello Stato ebraico potrebbe portare a una guerra regionale con conseguenze catastrofiche. "Hai ottenuto una vittoria. Goditi la vittoria", ha detto Biden a Netanyahu, secondo Axios. Il Segretario alla Difesa americano Lloyd Austin parlando con la sua controparte israeliano ha chiesto che Israele inforni gli Stati Uniti di qualsiasi attacco di risposta contro l’Iran.
Biden ha inoltre dichiarato che domenica terrà una telefonata con i leader del G7 per coordinare una risposta diplomatica unitaria all'attacco dell'Iran. "Il mio team si confronterà con le loro controparti in tutta la regione. E resteremo in stretto contatto con i leader di Israele”.
C’è un nuovo sondaggio del New York Times che mostra un miglioramento di Biden
Il New York Times ha pubblicato un nuovo sondaggio condotto insieme al Siena College che mostra come a livello nazionale Donald Trump abbia un solo punto di vantaggio su Joe Biden. L’ex presidente è al 46 per cento contro il 45 per cento del presidente. A fine febbraio Trump era dato al 48 per cento e Biden solo al 43 per cento.
I sondaggi del Siena College e del Times sono considerati i migliori degli Stati Uniti, secondo la classifica che stila 538, e ci danno un’indicazione del fatto che l’elezione è molto più in bilico di quello che si potrebbe pensare. Va infatti considerato che l’intervallo di incertezza dei due candidati è di 3,3 punti percentuali.
Gli statunitensi continuano ad avere una migliore opinione di Trump rispetto a Biden, ma il presidente rispetto a febbraio è migliorato passando dal 39 al 41 per cento di opinioni positive, mentre Trump è sceso dal 44 al 43 per cento.
Come abbiamo già spiegato in passato, i sondaggi nazionali sono importanti nonostante quello che pensano i detrattori, in particolar modo a questo punto della campagna elettorale. È vero che negli Stati Uniti non si vota a livello nazionale, ma è anche vero che i sondaggi nazionali vengono fatti continuamente e quindi ci mostrano dati più affidabili. I sondaggi statali invece sono (almeno in questo periodo) pochi e fatti spesso da istituti sondaggistici secondari. Si ha a che fare quindi con dati vecchi e non così affidabili. Ad esempio, sia sul Wisconsin che sul Michigan gli ultimi sondaggi sono di un mese fa.
I sondaggi stanno migliorando per Biden
Sempre a tema sondaggi, il New York Times ha analizzato come sono cambiati i sondaggi per Joe Biden tra prima e dopo il discorso sullo Stato dell’Unione (che abbiamo tradotto integralmente) tenuto il 7 marzo.
Il giornalista Nate Cohn, nella sua analisi, ha scoperto che in media i sondaggi hanno registrato un miglioramento per Joe Biden di 1,4 punti. In poco più di un mese il vantaggio medio di Trump è passato da 2 punti a meno di 1. Nei sedici istituti sondaggistici considerati, in tre prima avevano Biden avanti, mentre ora sono cinque e uno li considera pari.
Anche la media elaborata dall’Economist mostra che qualcosa sta cambiando. Trump e Biden, secondo il settimanale britannico, sono infatti pari al 44 per cento con un intervallo di incertezza che per entrambi va dal 39 al 49 per cento.
Se non sapete come si leggono i sondaggi, qui c’è una guida in italiano scritta su Pagella Politica per le elezioni italiane, ma complessivamente valida anche per gli Stati Uniti (e con molti riferimenti all’America).
Le altre notizie della settimana
Tra le cose avvenute questa settimana, segnaliamo:
Trump ha raccolto oltre 50 milioni di dollari durante un evento di raccolta fondi sabato sera, superando di due volte l'ammontare raccolto Joe Biden in un evento con la partecipazione di Barack Obama e Bill Clinton.
Il Washington Post sostiene che Trump, in caso di rielezione, intende convincere il governo ucraino a cedere la Crimea e la regione del Donbas alla Russia come soluzione per porre fine alla guerra in Ucraina.
Trump ha espresso il desiderio che gli Stati Uniti accolgano immigrati provenienti da paesi considerati "idilliaci" come la Danimarca.
Biden ha nuovamente criticato la politica di guerra perseguita dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu. "Penso che quanto sta facendo sia sbagliato. Non sono d'accordo con il suo approccio", ha dichiarato martedì Biden in un'intervista al canale in lingua spagnola Univision.
L'inflazione è salita a marzo negli Stati Uniti, raggiungendo il 3,5% su base annua rispetto al 3,2% di febbraio, secondo l'indice dei prezzi al consumo (CPI). Così, sono state deluse ancora una volta le attese degli analisti che si aspettavano un aumento meno pronunciato. Non una buona notizia per Biden.
Il tema dell’aborto sta mettendo in difficoltà il Partito Repubblicano. Poco tempo fa l’alta corte dell’Arizona ha emesso una sentenza che vieta l’aborto. Trump ha detto ai giornalisti che “sono andati troppo oltre”.