I risultati delle primarie tenute nell'ultima settimana
I risultati delle primarie tenute nell'ultima settimana
Prosegue il calendario delle primarie in vista delle prossime midterm: martedì si sono tenute sfide particolarmente interessanti, che hanno rappresentato un importante test per determinare l’effettiva influenza dell’ex Presidente Donald Trump sul Partito Repubblicano.
In campo vi erano, infatti, esponenti che negli ultimi tempi hanno avuto frizioni con il tycoon, soprattutto per quanto riguarda la Georgia. Le primarie repubblicane per il ruolo di Governatore hanno visto infatti la sfida fra il governatore uscente Brian Kemp (finito nel mirino dell’ex Presidente per aver certificato i risultati delle elezioni del 2020) e l’ex Senatore David Perdue, sostenuto da Donald Trump. Le elezioni sono terminate nettamente in favore del Governatore uscente, appoggiato anche da Mike Pence, che ha sbaragliato Perdue con il 73% dei voti. Poco da dire per le primarie democratiche, dove Stacey Abrams ha ottenuto la nomination correndo senza opposizione.
Le primarie repubblicane per il Senato hanno invece visto trionfare invece il candidato appoggiato dall’ex Presidente Donald Trump: si tratta dell’ex giocatore professionista di Football Herschel Walker, il quale dopo alcune difficoltà iniziali derivanti da accuse di violenza domestica è riuscito ad unire le varie anime del Partito Repubblicano, ricevendo il sostegno del leader della minoranza al Senato Mitch McConnell e di numerosi politici appartenenti all'establishment del GOP.
Le elezioni per il Segretario di Stato, che normalmente sarebbero passate quasi inosservate, hanno attirato invece grande interesse a livello nazionale dopo le Elezioni del 2020. Il Segretario di Stato uscente Brad Raffensperger, infatti, è divenuto noto in seguito alla famosa telefonata da lui avuta con il Presidente Donald Trump, nel quale quest’ultimo gli aveva chiesto di “trovare” circa 12.000 voti, asserendo di aver vinto le elezioni nello stato. In seguito al proprio rifiuto, Raffensperger è divenuto il bersaglio di dure critiche da parte dell’ex Presidente, il quale ha concesso il proprio sostegno al membro della Camera dei Rappresentanti Jody Hice, sostenitore della teoria dei brogli elettorali.
L’incumbent Raffensperger ha vinto con il 52% dei voti. Tale elezione oltre a rappresentare una significativa sconfitta per l’ex Presidente, mostra anche come la teoria dei brogli elettorali sia un argomento sempre meno gradito all’elettorato e sempre meno spendibile.
In Alabama si correva per il seggio del Senato lasciato libero dopo la mancata ricandidatura di Richard Shelby, con i sondaggi precedenti al voto che suggerivano una sfida incerta e aperta. L’ex Presidente Trump aveva dato il proprio endorsement al membro della Camera dei Rappresentanti Mo Brooks, sostenitore delle teorie sui brogli elettorali e coinvolto negli scontri del 6 gennaio. Viceversa, il Senatore Shelby aveva appoggiato la candidatura del suo ex capo di staff Katie Britt.
Inizialmente indietro nei sondaggi, Britt è stata in grado di ridurre via via lo svantaggio sino a passare in testa, ottenendo l’appoggio di buona parte dell'establishment del partito. Lo stesso Donald Trump, dopo aver inizialmente attaccato la Britt e il Senatore Shelby, aveva nettamente moderato le sue posizioni sulla candidata.
Di fronte al crollo di Brooks nei sondaggi, l’ex Presidente Trump ha ritirato il proprio endorsement, promettendo di appoggiare un altro candidato, ma ciò non si è verificato. Dopo una forte ascesa di Durant nei sondaggi, il sostegno verso quest’ultimo è fortemente declinato: Britt è quindi divenuta front-runner e ha nettamente vinto il primo turno con il 45% delle preferenze, accedendo al ballottaggio contro Mo Brooks con circa 100.000 voti di vantaggio.
Le primarie repubblicane per il ruolo di Governatore vedono la riconferma dell’incumbent Kay Ivey, la quale è stata criticata da diversi candidati per non essere abbastanza conservatrice. Ivey è stata nettamente riconfermata con il 54.8%, sbaragliando l’ex ambasciatore in Slovenia Lynda Blanchard, ferma al 19.3%.
In Arkansas le primarie repubblicane vedono la conferma del Senatore John Boozman con il 58%. Nella corsa per il governatore netta vittoria alle primarie repubblicane per Sarah Huckabee Sanders, ex Portavoce della Casa Bianca sostenuta da Donald Trump con circa l’80% dei voti. Ancora incerto invece il ballottaggio in Texas fra l’incumbent Henry Cuellar (unico democratico anti-abortista della Camera) e la progressista Jessica Cisneros.
Un’altra notizia curiosa riguarda la sconfitta di George P. Bush: dopo decenni, la storica famiglia (in grado di eleggere due presidenti negli ultimi cinquant’anni) non avrà un rappresentante nelle istituzioni.
Dal voto brutte notizie per Donald Trump
Quella di martedì non è stata una notte felice per Donald Trump: per la terza volta consecutiva, infatti, l'ex presidente vede il candidato da lui appoggiato sconfitto nella corsa per il governatore. Anche il fatto che molti esponenti del GOP si siano schierati apertamente per candidati contrari al tycoon rappresenta il segno di una perdita di presa su un partito sino a poco tempo fa a lui fedele.
Il voto in Georgia regala infatti una larghissima vittoria a quanti nel 2020 si sono schierati a favore della regolarità del voto contro le richieste di Donald Trump. Va considerato, però, che soprattutto Kemp aveva un profilo conservatore conosciuto e apprezzato, sicuramente tenuto in conto nelle valutazioni dei repubblicani.
Al presidente è andata meglio nella corsa per il governatore in Arkansas, dove aveva appoggiato la vincitrice Huckabee. Diverso il discorso in Alabama, dove ha vinto quella Kay Ivey in passato criticata dall’ex presidente.
America sotto shock per l'ennesima strage: ma sulle armi un compromesso è difficile
La cittadina di Uvalde, a circa 130 chilometri da San Antonio, è tristemente finita al centro del mondo. La strage di bambini avvenuta nella Robb Elementary School ha infatti suscitato commozione in tutto il pianeta, aprendo per l’ennesima volta l’annoso dibattito sulle armi. La carneficina è avvenuta infatti in una contea del profondo Texas meridionale, dove è presente una cultura delle armi radicata nella mentalità locale e dove acquistare fucili d’assalto è ancora oggi molto facile.
Non a caso il Partito Repubblicano ne ha difeso il diritto al possesso. Parlando poco dopo la strage, l’ex presidente Donald Trump ha individuato le cause nei “disturbi mentali e nelle mancanze della famiglia”, affermando che “le armi non sono un problema e servono per proteggersi”, linea seguita anche dal governatore del Texas Greg Abott, strenuo difensore del secondo emendamento.
Inevitabilmente, però, una situazione del genere ha riaperto il dibattito sui limiti al possesso delle armi: trovare un accordo al Senato appare complesso, vista la contrarietà di gran parte del Partito Repubblicano sul tema, anche se negli ultimi giorni si sono aperti spiragli per una intesa bipartisan.
Per i democratici, inoltre, si tratta di un terreno delicato, dato che il leader al Senato in questi giorni ha espresso la preoccupazione di danneggiare i candidati del suo partito in corsa in distretti in bilico con una forte componente repubblicana. Molti esponenti, però, hanno dichiarato di poter accettare anche un accordo al ribasso (come quello riguardante la limitazione delle “unlicensed gun” o sul potenziamento dei “background checks”) per poter ottenere quantomeno un piccolo risultato. Riguardo la strage, sotto accusa è finita anche la polizia, accusata di essere intervenuta in ritardo rispetto alle prime richieste di aiuto.
Le altre notizie della settimana
Il leader della minoranza della Camera Kevin McCarthy (R-California) ha risposto a un mandato di comparizione del comitato ristretto della Camera che indaga sull'attacco al Congresso avvenuto il 6 gennaio 2021.
Attraverso una lettera del suo avvocato, McCarthy ha messo in dubbio la legittimità dell'inchiesta affermando: "Tutte le citazioni valide e legittime devono essere rispettate e onorate. Sfortunatamente, le parole e le azioni del Comitato Ristretto e dei suoi membri hanno chiarito che non sta esercitando un uso valido o legittimo del potere di citazione del Congresso".
Gli ultimi sondaggi pubblicati questa settimana attestano la popolarità di Joe Biden come presidente degli Stati Uniti al 36%, di gran lunga il dato peggiore del suo mandato.
Si accende improvvisamente la sfida per il prossimo governatore del Texas. Il candidato democratico Beto O'Rourke interrompe il governatore Greg Abbott ed attacca i repubblicani del Texas durante la conferenza stampa dopo la tragedia in Texas. "Sei un figlio di puttana", gli urla un uomo. Il vice governatore Dan Patrick afferma che ci sarà "molto tempo" per valutare ciò che deve essere fatto.
Il 21 maggio si è tenuto il primo summit tra il Presidente americano Joe Biden e il Presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, in cui i due leader hanno riaffermato il reciproco impegno nella tutela della sicurezza della Corea del Sud, indicando la propria volontà di rafforzare la deterrenza nei confronti della Corea del Nord attraverso un incremento delle esercitazioni militari e della cooperazione nella lotta a minacce informatiche provenienti da Pyongyang.