Come sono andate le importanti primarie di questa settimana
I risultati delle primarie di martedì
Lo scorso martedì si sono tenute importanti elezioni primarie che hanno attirato molta attenzione mediatica, in particolar modo per quanto riguarda le corse al Senato in Pennsylvania, stato chiave per assegnare la maggioranza dopo le prossime midterm.
Nei democratici la sfida era tra il vicegovernatore progressista John Fetterman e il deputato moderato Conor Lamb: come ampiamente previsto a vincere è stato il primo, che pure non ha potuto partecipare alle celebrazioni del successo poiché pochi giorni prima del voto ha avuto un infarto dal quale si sta riprendendo.
A distanza di diversi giorni dal voto, invece, non è ancora chiaro chi sarà il vincitore delle primarie tenute in casa repubblicana, dove i candidati principali erano tre: Mehmet Oz (volto noto della tv appoggiato da Trump), Dave McCormick (businessman che rappresenta il più classico conservatorismo) e Kathy Barnette (esponente dell'estrema destra del partito).
Oz è attualmente in vantaggio, ma il margine su McCormick è ancora molto risicato e resterà entro gli 0.5 punti percentuali, al di sotto dei quali la legge dello stato impone il riconteggio. Lo stesso McCormick, inoltre, potrebbe cercare di contestare il risultato per vie legali: la sua campagna ha infatti assunto Michael Roman, che ha già avuto un ruolo importante sostenendo Trump nei ricorsi relativi alle elezioni 2020.
Nella corsa per il ruolo di governatore in casa repubblicana, invece, si registra il successo di Doug Mastriano, esponente dell'estrema destra del partito che il 6 gennaio 2021 fu protagonista nell'attacco a Capitol Hill. Si tratta di un candidato che preoccupa parte dell'establishment GOP, viste sue posizioni estremiste e cospirazioniste su molti temi (il mese scorso aveva partecipato ad un evento organizzato da esponenti vicini a QAnon). Mastriano affronterà a novembre Josh Shapiro, vincitore delle primarie democratiche.
Le elezioni per il governatore potrebbero avere una rilevanza molto importante per quanto riguarda il diritto d'aborto. Qualora la Corte Suprema dovesse decidere di superare Roe vs. Wade, infatti, è plausibile che la legislatura statale controllata dai repubblicani possa applicare leggi restrittive sul tema: la differenza, in quel caso, la farebbe il governatore, chiamato a decidere se porre o meno il veto o meno su tale misura. Proprio per questo Shapiro ha messo la questione al centro della sua campagna elettorale, sperando di mobilitare a sufficienza un elettorato democratico abbastanza sensibile a riguardo.
In North Carolina sconfitta per il deputato uscente Madison Cawthorn, esponente dell'ala trumpiana del Partito Repubblicano che nelle ultime settimane era finito al centro di numerosi scandali, battuto da Chuck Edwards. Nelle primarie al Senato, invece, il candidato repubblicano appoggiato da Trump Ted Budd ha vinto contro l'ex governatore Pat McCrory, mentre in casa democratica a spuntarla è stata Cheri Beasley.
Un'altra vittoria destinata a suscitare interesse elettorale è quella ottenuta dal 26enne Bo Hines, astro nascente del Partito Repubblicano ed ex atleta di football che correrà per un seggio alla Camera dei Rappresentanti per il 13mo distretto della North Carolina. Si tratta di una figura nuova nello scenario politico, che ha iniziato la sua corsa quasi nell'anonimato salvo poi sfruttare due endorsement importanti, quello del PAC Club for Growth (un influente e ricco gruppo anti-tasse, che ha investito milioni di dollari nella sua campagna elettorale) e quello di Donald Trump, che ha così ottenuto un altro successo personale.
L'ex presidente vede invece il suo candidato sconfitto in Idaho, dato che il governatore uscente Brad Little ha superato senza problemi la sfida posta da Janice McGeaching. Nelle primarie democratiche per il sesto distretto dell'Oregon Andrea Salinas ha ottenuto un'importante vittoria contro Carrick Flynn, un esponente alla prima esperienza politica che aveva investito cifre enormi per la campagna elettorale. L'importante somma di denaro non è bastata per ottenere un successo, con lo stesso Flynn che ha garantito pieno supporto al vincitore.
Sempre in Oregon è andata in scena un'altra sfida che ha suscitato interesse, quella fra il progressista Jamie McLeod-Skinner e il deputato uscente moderato Kurt Schrader: i risultati definitivi non sono ancora arrivati e Schrader non ha concesso la vittoria al suo sfidante, che comunque appare altamente probabile.
In Kentucky il senatore uscente Rand Paul ha vinto senza problemi le primarie repubblicane e sfiderà nelle elezioni di novembre il democratico Charles Booker. Successi anche per i repubblicani moderati anti-trumpiani Simpson (ID-02) e Fitzpatrick (PA-01), che hanno superato senza problemi le primarie per la rielezione. Vittoria per la progressista Lee Summer (PA-12), che batte il moderato Steve Irwin.
L’analisi delle primarie: successi per i progressisti, serata dolce-amara per Trump
Una volta visti i risultati delle primarie, vediamo ora quali possono essere i risvolti a livello nazionale. L’ex presidente Donald Trump può festeggiare alcuni risultati importanti, come la probabile vittoria di Mehmet Oz e quella di Doug Mastriano in Pennsylvania, nonché quella di Tedd Budd in North Carolina. Per il tycoon non mancano però le delusioni, come la sconfitta di Madison Cawthorn.
Nel complesso buona serata anche per l’ala progressista del Partito Democratico, che dopo alcune delusioni politiche ed elettorali nell’ultimo anno incassa l’importantissima vittoria di John Fetterman nelle primarie della Pennsylvania contro il moderato Conor Lamb. Di rilievo anche il probabile successo di Jamie McLeod-Skinner contro il deputato di lungo corso Kurt Schrader, nonché quello di Lee Summer contro Steve Irwin.
Uno dei grandi sconfitti è senza dubbio Conor Lamb, considerato lo status di emergente della politica americana conquistato negli anni e alcuni endorsement importanti ricevuti per questa campagna elettorale. Sembra in ripresa, in ogni caso, quell’ala del Partito Repubblicano che non ha mai appoggiato pienamente Donald Trump e che propone un conservatorismo lontano dagli eccessi retorici dell’ex presidente.
Il Senato approva un nuovo pacchetto di aiuti per l’Ucraina
Giovedì il Senato ha approvato un nuovo pacchetto di aiuti per l'Ucraina da 40 miliardi di dollari, già approvato in maniera schiacciante alla Camera dei Rappresentanti. A riguardo lo stesso presidente americano ha lodato il Congresso "per aver inviato un chiaro messaggio bipartisan al mondo”.
Previsti 9 miliardi di dollari per ricostituire le scorte di armi statunitensi esaurite e 6 miliardi di dollari in addestramento, equipaggiamento, armi e logistica alle forze armate e di sicurezza nazionale ucraine. Stanziati inoltre quasi 8,8 miliardi di dollari per le operazioni di routine del governo ucraino e per contrastare la tratta di esseri umani, 5 miliardi di dollari in aiuti alimentari, 4.35 miliardi di dollari in assistenza internazionale in caso di calamità e 900 milioni di dollari in servizi di supporto ai rifugiati.
Undici senatori repubblicani, guidati dal senatore Rand Paul (R-Ky.) hanno votato contro il provvedimento: si tratta di Marsha Blackburn (Tenn.), John Boozman (Ark.), Mike Braun (Ind.), Mike Crapo (Idaho), Bill Hagerty (Tenn.), Josh Hawley (Mo.), Mike Lee (Utah), Anche Cynthia Lummis (Wyo.), Roger Marshall (Kan.) e Tommy Tuberville (Ala.).
Le altre notizie della settimana
Fra i problemi principali che affliggono gli Stati Uniti nelle ultime settimane c’è la carenza del latte in polvere. Anche per questo il presidente Joe Biden è ricorso ad una legge emanata in occasione della guerra di Corea, che permette di aiutare le industrie nell’incrementare la produzione.
La Corte Suprema, lo scorso lunedì, ha votato a favore del senatore Ted Cruz (R-Texas) nella sua sfida legale riguardante i limiti federali sulla quantità di denaro che i candidati possono raccogliere dai donatori per ripagare il loro debito personale dopo le elezioni. La sentenza ha rovesciato il limite di rimborsi fissato a $ 250.000.
Nel corso dell'ultima settimana il presidente americano Joe Biden ha definito il suprematismo bianco un "veleno" che affligge gli Stati Uniti, invitando tutti i cittadini ad abbandonare le posizioni razziste, considerate alla base anche dell'ultima sparatoria che ha portato a numerosi decessi nella città di Buffalo.
Proprio dopo la sparatoria di Buffalo, il Partito Democratico sembrava intenzionato a rimettere al centro della discussione politica la possibilità di imporre limitazioni sulla vendita delle armi. Ma questa opzione deve scontrarsi ancora una volta con il parere del moderato Joe Manchin, che ha affermato di preferire il progetto elaborato insieme al repubblicano Pat Toomey, che aumenterebbe semplicemente i “background checks”.
Il censimento del 2020 ha sottostimato la popolazione di sei stati e sovrastimato quella di altri otto, ma ciò non cambierà il numero di seggi alla Camera assegnati a ciascuno stato durante il processo di redistricting.
I risultati, da questo punto di vista, sono stati nettamente peggiori rispetto al censimento del 2010, in cui nessuno degli stati aveva un conteggio in eccesso o in difetto statisticamente significativo. Era andata peggio, invece, nel 2000: allora ci fu un conteggio in eccesso in 22 stati e un conteggio in meno nel Distretto di Columbia.
John H. Thompson, direttore del Census Bureau dal 2013 al 2017, ha affermato di non essere sorpreso dalle variazioni, visti i problemi che hanno perseguitato il censimento del 2020. "Tutti i censimenti hanno conteggi in eccesso e in difetto, ma ciò non preclude l'utilizzo dei risultati”, ha affermato.
Il Congresso dell'Oklahoma ha approvato un disegno di legge che renderebbe la legge dello stato a riguardo dell’aborto la più restrittiva in tutti gli Stati Uniti, identificando l’inizio della vita con il momento della fecondazione.