Chi sarà il candidato vicepresidente di Trump
Chi potrà essere il candidato vicepresidente con Donald Trump, il discorso dell'ex presidente al CPAC, la vittoria di Trump alle primarie in South Carolina e le altre notizie.
Chi potrà essere il candidato vicepresidente con Donald Trump
Le primarie del Partito Repubblicano non sono ancora finite, ma al momento sembra impensabile uno scenario diverso dalla vittoria di Donald Trump: il tycoon ha fin qui dominato in tutti gli stati dove si è già votato ed è il grande favorito anche nei prossimi che andranno alle urne. Proprio per questo una delle domande più interessanti, per quanto riguarda le fila del GOP, è quella sulla figura che potrà essere scelta come vicepresidente per comporre il ticket che correrà per la Casa Bianca.
In settimana, Donald Trump ha affermato che nella sua lista di possibili scelte sono presenti almeno una dozzina di nomi. Alcuni fra questi, nel corso degli ultimi giorni, hanno provato ad accreditarsi agli occhi dell’ex presidente parlando al Conservative Political Action Conference, un convegno annuale dei Conservatori molto importante che si è tenuto in Maryland. Come sottolineato dal New York Times, alcuni esponenti del GOP hanno speso parole al miele nei confronti del tycoon. Il senatore dell’Ohio, JD Vance, parlando con una radio a margine dell’evento, ha ad esempio affermato: “Trump è probabilmente il primo politico che si è impoverito per aver servito la nazione. Questo è il motivo principale per volere una sua rielezione”.
Anche Vivek Ramaswamy, che dopo essersi ritirato dalla corsa per le primarie è considerato fra i possibili candidati per la vicepresidenza, ha parlato a favore di Trump. “Siamo nel mezzo di una guerra. La chiamo così perché non c’è nessun terreno comune qui, è una guerra fra chi ama gli Stati Uniti d’America con i suoi valori e chi li odia”. Ma, al netto del tentativo dei vari esponenti del GOP di accreditarsi, quali sono i papabili nomi che potrebbero essere scelti?
Il New York Times, a sua volta, ha stilato una lunga lista di nomi. Fra questi figurano alcuni veterani della politica come il senatore della South Carolina Tim Scott: quest’ultimo, nel corso degli ultimi mesi, si è schierato fermamente al fianco di Donald Trump da cui è stato lodato, ed ha il pregio di essere stato molto abile nel raccogliere fondi nel corso della sua campagna per le primarie. Potrebbe inoltre aiutare il Partito Repubblicano fra l’elettorato di colore ed evangelico, cruciale per la vittoria finale.
Altri nomi nella lista, oltre a Nikki Haley (che però in questi mesi si sta distanziando molto da Donald Trump, cosa che potrebbe svantaggiarla), sono Elise Stefanik e Marco Rubio. La prima è una deputata di New York salita alla ribalta negli ultimi due anni, in cui è divenuta una fiera sostenitrice del tycoon, mentre il secondo ha una grande esperienza politica e una solida amicizia con lo stesso ex presidente. Non va neanche esclusa totalmente una possibile discesa in campo di Mike Pompeo, prima direttore della CIA e poi Segretario di Stato durante l’amministrazione Trump.
A questo elenco si possono aggiungere anche altri outsider. Il senatore dell’Ohio J.D. Vance, l’ex secretary of housing and urban development Ben Carson, la governatrice Kristi Noem e la candidata al Senato Kari Lake sono tutti stati lodati da Trump in una recente intervista e rappresentano dei papabili, anche se al momento appaiono più indietro. In ogni caso non è esclusa una sorpresa: le prossime settimane, da questo punto di vista, potrebbero essere utili per capire di più.
Il discorso di Trump al CPAC
L’evento più atteso della già citata Conservative Political Action Conference è stato ovviamente l’intervento di Donald Trump, in cui l’ex presidente ha cercato di corteggiare l’elettorato di colore. Già in un comizio tenuto il giorno prima in South Carolina, il tycoon aveva sostenuto come questi elettori siano maggiormente al suo fianco rispetto al passato proprio perché, come lui, “sono stati più volte discriminati”.
Trump è andato inoltre all’attacco rispetto a Joe Biden, sostenendo che, in caso di una sua vittoria, le cose siano destinate ad andare molto peggio rispetto al passato. “Il nostro paese affonderà a livelli che erano impensabili”, ha infatti affermato, “con altri quattro anni di Biden, il numero di migranti illegali che irromperanno attraverso i nostri confini supererà i 40-50 milioni di persone”.
Secondo Trump, inoltre, in caso di vittoria del suo sfidante, l’inflazione sarà destinata ad aumentare notevolmente, mentre altri posti di lavoro verranno persi. L’ex presidente ha inoltre proseguito: “La Cina sarà destinata a dominarci, non solo dal punto di vista economico ma anche militare, questo è quello che vogliono”.
Le primarie in South Carolina
Ieri si sono tenute le primarie del Partito Repubblicano in South Carolina e Donald Trump ha ottenuto il 59,8% dei voti, mentre Nikki Haley si è fermata al 39,5%. Con oltre il 95% dei voti scrutinati, hanno partecipato alle elezioni 756 mila persone.
Donald Trump ha ottenuto la vittoria in tutte le contee ad eccezione di Richland, dove si trova la città di Columbia, Charleston, da cui prende il nome la contea omonima, e Beaufort, adiacente a Charleston. Si vede anche questa volta che il bacino di voti di Haley si concentra nelle zone più urbane, ma il Partito Repubblicano ha il suo bacino elettorali nelle zone rurali.
La vittoria di Trump è stata leggermente inferiore a quello che prevedevano i sondaggi, ma conferma che Haley non ha un modo per vincere le primarie. Si tratta infatti della quarta sconfitta consecutiva e questa nel suo Stato, di cui è anche stata governatrice.
Le altre notizie della settimana
● Il presidente statunitense Joe Biden ha incontrato la moglie e la figlia di Aleksey Navalny, il leader dell'opposizione ucciso dal regime di Vladimir Putin in una prigione in Siberia. “Non c’è dubbio che la morte di Navalny sia la conseguenza di ciò che hanno fatto Putin e i suoi scagnozzi,” ha detto a riguardo l’inquilino della Casa Bianca.
L'incontro con Yulia, la moglie, e Dasha, la figlia, è avvenuto a San Francisco, in California, e precede l'imposizione di nuove significative sanzioni da parte degli Stati Uniti contro la Russia, che dovrebbero essere annunciate oggi.
● Biden ha definito il presidente russo Vladimir Putin un “pazzo figlio di put**na” e ha criticato Donald Trump per essersi paragonato a Alexei Navalny. "Abbiamo un pazzo figlio di put**na come Putin, e altri, e ci ritroviamo a doverci preoccupare del conflitto nucleare, ma la minaccia esistenziale per l’umanità è il clima”, ha detto il presidente mercoledì durante una raccolta fondi a San Francisco.
Biden ha poi detto che non sa "da dove diavolo venga" il paragone che Donald Trump ha fatto tra sé stesso e Navalny.
● Secondo un sondaggio pubblicato da Emerson College Polling/The Hill, in una ipotetica corsa a tre per il Senato dell’Arizona, Ruben Gallego sarebbe avanti rispetto alla Repubblicana Kari Lake e l’Indipendente Krysten Sinema. Si tratta di una sfida che ha attirato particolare attenzione dai media.
Attualmente la senatrice uscente è Krysten Sinema, che ha lasciato i Democratici per diventare Indipendente. Proprio per questo ha attirato una forte antipatia interna nel Partito, che sta puntando su Gallego come possibile sfidante.
● La Camera dei Rappresentanti sta lavorando per avviare un gruppo di lavoro bipartisan a riguardo dell'intelligenza artificiale, su direttiva del presidente Mike Johnson (R-La.) e del leader dell'opposizione Hakeem Jeffries (D-N.Y.).
Il gruppo di ricerca sarà presieduto dai rappresentanti Jay Obernolte (R-California) e Ted Lieu (D-California) e produrrà un rapporto che includerà raccomandazioni per il futuro e proposte di politiche relative all'intelligenza artificiale.
● Nikki Haley ha riaffermato la volontà di non volersi ritirare dalla corsa per le Primarie del Partito Repubblicano, nonostante i sondaggi la vedano indietro rispetto a Donald Trump. In un'intervista rilasciata ad Associated Press, la candidata ha dichiarato che resterà in campo almeno fino al Super Tuesday, il 5 marzo.
Da parte della campagna elettorale di Donald Trump, in ogni caso, sono diversi gli appelli alla sfidante affinché si ritiri e permetta all’ex presidente di concentrarsi solamente sulla corsa per la Casa Bianca. Il portavoce della campagna di Trump, Steven Cheung, ha risposto prevedendo che Haley "bacerà il didietro" a Trump quando abbandonerà la sua candidatura elettorale.
● Joe Biden ha dichiarato che la sua amministrazione cancellerà 1,2 miliardi di dollari di prestiti studenteschi a quasi 153.000 persone. Il presidente l'anno scorso si era impegnato a trovare altre strade per eliminare i debiti dopo che la Corte Suprema a giugno aveva bloccato il suo piano per cancellare 430 miliardi di dollari di debito contratto per gli studi.
● Su quarantacinque presidenti statunitensi, Joe Biden è il quattordicesimo miglior presidente. Questo è il risultato del Presidential Greatness Project Expert Survey del 2024, un'indagine condotta su 155 esperti e studiosi dei presidenti.
Ai primi tre posti ci sono Abraham Lincoln, il presidente che ha vinto la Guerra di secessione, Franklin Delano Roosevelt, il presidente che ha risollevato l'economia statunitense e combattuto contro i tedeschi e i giapponesi nella Seconda Guerra Mondiale, e George Washington, il primo presidente della storia. Al settimo posto troviamo Barack Obama e al dodicesimo Bill Clinton. Ronald Reagan si ferma al sedicesimo, mentre George Bush al trentaduesimo.