Chi è Nikki Haley, la seconda candidata alle primarie Repubblicane
Chi è Nikki Haley, la seconda candidata Repubblicana alle primarie
Dopo Donald Trump, il Partito Repubblicano ha la sua seconda candidata alla presidenza in vista delle elezioni che si terranno nel 2024: si tratta di Nikki Haley, ex governatrice della South Carolina e già rappresentante permanente degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, che in settimana ha annunciato il suo ingresso nella contesa. Tale decisione era particolarmente attesa, visto che la stessa Haley da tempo era considerata una delle papabili figure pronte a scendere il campo
Si tratta di una candidata che ha dalla sua un curriculum importante ed un background di esperienze elettorali notevole, non avendo mai perso una sfida in carriera. Ma chi è Nikki Haley? Nata nel 1972 in South Carolina da una famiglia di immigrati indiani, ha proseguito il suo percorso di studi (si è laureata in contabilità) mentre lavorava insieme alla madre in un negozio di abbigliamento. Il suo ingresso nella politica attiva risale al 2004, anno in cui un po' a sorpresa vinse un seggio alla Camera dei Rappresentanti del South Carolina.
Nel 2010, invece, Haley riuscì a vincere in maniera inattesa un'elezione che la portò a diventare la prima donna ad essere eletta governatrice del suo stato, anche grazie al sostegno dei conservatori del Tea Party. Nel corso degli anni del suo mandato, si è trovata a gestire la strage di Charleston, in cui un suprematista bianco uccise dieci persone di colore, evento tragico che convinse la legislatura statale a votare la rimozione della bandiera confederata dai luoghi pubblici. A riguardo, Haley affermò che la bandiera rappresentava “una parte integrale del nostro passato, ma non rappresenta il futuro del nostro grandioso stato”.
Nel complesso il suo mandato da governatrice è stato in linea con quello dei conservatori: Haley ha infatti promosso misure limitative sul diritto d’aborto (firmando una legge che imponeva il divieto dopo venti settimane), ha abbassato le tasse ed imposto norme restrittive per quanto riguarda l’immigrazione. Su un tema, però, si è distanziata dal resto del suo partito, quando ha indicato come “non necessaria” una legge volta a proibire ai transgender la scelta dei bagni che rispecchiano maggiormente la loro personalità. Durante il suo mandato ha dato anche grande attenzione all’istruzione, garantendo maggiori finanziamenti alle scuole nelle aree maggiormente disagiate dello stato.
Nelle primarie del 2016 (in cui appoggiò Marco Rubio), Haley salì agli onori della cronaca per la forte opposizione nei confronti di Donald Trump (definito un candidato razzista, che il GOP non avrebbe dovuto accettare), salvo poi schierarsi fedelmente al fianco di quest’ultimo durante il suo mandato alla Casa Bianca. L’ex presidente l’ha infatti nominata nel prestigioso ruolo di rappresentante permanente degli Stati Uniti alle Nazioni Unite, mantenuto fino al dicembre 2018.
Durante questo periodo Haley si è allineata alle posizioni del presidente sulle sanzioni alla Nord Corea, sulla necessità di spostare l'ambasciata israeliana da Tel Aviv a Gerusalemme e sulla cancellazione dell’accordo con l’Iran, anche se si è distanziata dallo stesso Trump schierandosi a favore di maggiori sanzioni nei confronti della Russia quando in Siria si verificarono attacchi con armi chimiche contro la popolazione civile. Insieme a Bolton, inoltre, ha influenzato molto la politica presidenziale, frenandone gli istinti protezionisti.
Haley, nel suo primo discorso da candidata, ha sottolineato la necessità di fare emergere una nuova generazione di leader in grado di esercitare il potere, affermando anche: “Mi candido alla presidenza degli Stati Uniti d'America per un'America forte, per un'America orgogliosa". Inoltre ha affermato che l'America sta vivendo un periodo di declino e che la leadership del presidente Biden rappresenta un fallimento.
Ma è stata la promessa di imporre test cognitivi obbligatori ai candidati più anziani a sottolineare il messaggio centrale della sua campagna: gli Stati Uniti hanno bisogno di un leader più giovane dopo aver eletto in precedenza due degli uomini più anziani che abbiano mai occupato la Casa Bianca: "Nell'America che vedo io, il politico permanente andrà finalmente in pensione. Avremo limiti di mandato per il Congresso e test di competenza mentale obbligatori per i politici oltre i 75 anni".
Infine, Haley ha affermato che la sua campagna sarà incentrata sulla difesa dei valori americani e sulla ripresa dell'economia del paese.
Biden parla del caso degli oggetti volanti non identificati
Il presidente Biden ha commentato la serie di oggetti non identificati che hanno attirato l'attenzione nazionale negli Stati Uniti. In precedenza, Biden aveva evitato di parlare pubblicamente di questi oggetti. Il presidente ha detto anzitutto che non ci sono prove di un improvviso aumento del numero di oggetti non identificati nel cielo.
Il discorso di Biden arriva dopo che aerei da caccia statunitensi hanno abbattuto un presunto pallone spia inviato dal governo cinese al largo della South Carolina. Secondo un portavoce del Dipartimento di Stato, il pallone aveva la capacità di raccogliere informazioni di comunicazione.
La Cina ha inviato palloni di sorveglianza simili in oltre 40 paesi su cinque continenti in passato, ha aggiunto il portavoce. Il paese asiatico ha negato che il pallone abbattuto avesse scopi di sorveglianza ed il Ministero degli Affari Esteri cinese ha dichiarato che il suo abbattimento è stata una "evidente reazione esagerata e una grave violazione della pratica internazionale".
Almeno altri tre oggetti non identificati sono stati poi avvistati ed abbattuti nello spazio aereo degli Stati Uniti e del Canada dalla scoperta del presunto pallone spia. Biden ha detto che gli Stati Uniti non hanno riscontrato legami tra i tre oggetti non identificati abbattuti nel weekend e i tentativi di spionaggio esterno, lasciando intendere che molto probabilmente si tratta di oggetti legati al settore privato o scientifico.
Le altre notizie della settimana
● La presenza di diversi candidati e potenziali tali (vi sono alcuni profili di primissimo piano come i governatori di Florida, Virginia e New Hampshire, rispettivamente Ron DeSantis, Glenn Youngkin e Chris Sununu) alle primarie repubblicane preoccupa diversi senatori del GOP: stando a quanto riportato da The Hill molti di loro, dietro le quinte, hanno espresso il timore che questo possa favorire Donald Trump, che conta su una base di fedelissimi molto solida, mentre il consenso altrui rischia di disperdersi fra i diversi profili in corsa.
● Nella giornata di martedì è stata pubblicata una notizia riguardante la scelta di non ricandidarsi fatta da Dianne Feinstein, senatrice della California che al momento dell’elezione avrebbe 91 anni. La stessa senatrice, poi, ha affermato che non sapeva che la notizia fosse stata già annunciata dal suo staff. Questo però non cambia la sostanza di un annuncio altamente previsto: la corsa per la sua sostituzione si preannuncia particolarmente accesa.
● Dopo la nuova sparatoria che ha insanguinato un’altra università statunitense (tre studenti sono stati uccisi alla Michigan State University), il presidente Biden ha rinnovato il suo appello ad una legge che limiti la diffusione delle armi: “Lo dobbiamo a tutte le persone che hanno perso una persona cara”, ha dichiarato l’inquilino della Casa Bianca.
● L’ex vicepresidente americano Mike Pence, che di recente ha ricevuto un mandato di comparizione per testimoniare a riguardo del suo ruolo nell’assalto al Congresso avvenuto il 6 gennaio 2021, sembra deciso ad opporsi a questa decisione voluta dallo Special Consuel chiamato ad indagare sul caso.
Pence sostiene, infatti, che durante la vicepresidenza fosse coperto da uno scudo legale previsto dalla Costituzione in virtù della separazione fra i poteri.
● Il Partito Repubblicano chiederà formalmente che i propri candidati presidenziali supportino il vincitore delle primarie e della nomination, e che in più forniscano sondaggi e liste di donatori che possano qualificarli. Questa mossa rispecchia le preoccupazioni del GOP a riguardo del possibile atteggiamento di Donald Trump, che potrebbe non accettare il risultato in caso di sconfitta.
● Il senatore democratico della Pennsylvania, John Fetterman, si è fatto ricoverare presso il Walter Reed National Military Medical Center per ricevere cure per la depressione clinica
Fettermann era stato ricoverato all'ospedale George Washington University la scorsa settimana per problemi di salute, ma i test eseguiti non hanno evidenziato problemi neurologici. Joe Biden, a riguardo, ha espresso parole di vicinanza per il senatore, definendolo un esempio per molti americani in relazione al modo in cui ha affrontato pubblicamente il tema della depressione.