Trump e Hunter Biden: come le inchieste si incrociano con le elezioni
Nel numero di questa settimana parliamo delle inchieste riguardanti Donald Trump e il figlio di Joe Biden
I primi sondaggi dopo la condanna di Trump
Questa settimana, i sondaggi successivi alla condanna dell'ex presidente Donald Trump hanno rivelato opinioni contrastanti tra gli elettori. La maggioranza degli americani generalmente concorda con il verdetto di colpevolezza. Una rilevazione della Morning Consult ha mostrato che il 54% degli intervistati approva il verdetto, mentre una seconda, pubblicata dalla CBS, ha rilevato che il 57% degli adulti americani ritiene che il processo sia stato giusto.
Nonostante il verdetto di colpevolezza, però, il supporto elettorale per Trump non ha subito grandi cambiamenti. Il tycoon continua a restare testa a testa con il presidente Joe Biden, con quest'ultimo che, secondo Morning Consult, è passato in leggero vantaggio (45% a 44%). Questo significa che, almeno per ora, la stragrande maggioranza di supporter dell’ex presidente Trump resta a lui fedele. Tuttavia, gli stessi sondaggi mostrano che una minoranza significativa di repubblicani (15%) ritiene ora che il candidato del GOP dovrebbe terminare la sua campagna presidenziale a seguito della condanna.
Il processo contro il figlio di Biden
Hunter Biden, il figlio del presidente Joe Biden, è al centro di un altro processo federale per accuse legate alla possessione di armi da fuoco. Questo stesso processo, iniziato il 3 giugno 2024 a Wilmington, Delaware, vede l’accusato come imputato per aver mentito sul suo utilizzo di droghe in un modulo federale per l'acquisto di un'arma da fuoco nel 2018.
La difesa ha cercato di ritardare il processo senza successo, e le udienze hanno già visto testimonianze tese e momenti emotivi, tra cui la testimonianza della figlia maggiore di Hunter Biden, Naomi. La saga legale segna il primo caso penale in assoluto contro il figlio di un presidente in carica. Qualora dovesse essere condannato per tutte le accuse, rischierebbe fino a 25 anni di carcere. Il giudice del caso è Maryellen Noreika, una giudice federale nominata da Trump ma nota per la sua professionalità e imparzialità.
Da parte sua il presidente Joe Biden ha già escluso una futura grazia per il figlio. Oltre a questo caso, Hunter deve affrontare accuse fiscali federali in un processo separato previsto per il 20 giugno in California.
La visita di Biden in Normandia
Il presidente Joe Biden ha visitato la Normandia questa settimana per commemorare l'80° anniversario del D-Day. Durante la sua visita, ha reso omaggio ai soldati caduti e ha sottolineato l'importanza della cooperazione internazionale e della memoria storica. Biden ha ricordato il sacrificio dei soldati alleati che hanno combattuto per liberare l'Europa durante la Seconda Guerra Mondiale, ribadendo l'impegno degli Stati Uniti per la pace e la sicurezza globale anche in un contesto molto complicato come quello di oggi.
Oltre alla commemorazione, Biden ha avuto un incontro importante con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in Francia, anche lui in visita per partecipare alle commemorazioni internazionali sul D-Day. I due leader hanno discusso della situazione in Ucraina e dei modi per rafforzare il supporto internazionale al paese in guerra. Questo incontro ha voluto riaffermare l'impegno degli Stati Uniti verso l'Ucraina e discutere le strategie future in vista del summit del G7 in Italia ed il successivo vertice della NATO di inizio luglio.
Donald Trump punta molto sulla Sun Belt
La recente visita di Donald Trump negli stati del sud-ovest degli Stati Uniti mira a sfruttare la sua forza elettorale nella "Sun Belt", un'area tradizionalmente favorevole ai Repubblicani che comprende stati come Arizona e Nevada. Dopo la sua recente condanna penale a New York, Trump ha bisogno di riaffermare il proprio dominio politico nella regione in vista delle elezioni presidenziali del 2024.
Nonostante Arizona e Nevada siano stati vinti di misura da Joe Biden nel 2020, i sondaggi mostrano ora Trump in vantaggio di alcuni punti percentuali in entrambi gli stati. L'ex presidente punta sui temi a lui più congeniali, come l'economia e l'immigrazione, su cui gode di un forte sostegno tra l'elettorato locale. La questione dei confini è particolarmente sentita in Arizona, stato di frontiera.
Durante il suo comizio a Phoenix, organizzato dal gruppo giovanile conservatore Turning Point, Trump ha attaccato duramente le politiche migratorie di Biden, promettendo di annullare l'ordine esecutivo del presidente che limita gli ingressi al confine. Ha dipinto uno scenario catastrofico di "invasione" e perdita di sovranità, impegnandosi a sigillare i confini e avviare deportazioni di massa se rieletto.
L'evento ha segnato il ritorno di Trump in Arizona dopo due anni di assenza e un investimento organizzativo finora limitato nello stato. La campagna sta ora beneficiando degli sforzi sul territorio di gruppi come Turning Point, che mirano a mobilitare giovani attivisti conservatori. Il loro obiettivo è registrare nuovi elettori e incoraggiare il voto anticipato e per corrispondenza tra i sostenitori di Trump.
Tuttavia, Democratici e Repubblicani moderati sono preoccupati dal potenziale di Turning Point di influenzare le primarie a favore di candidati estremisti legati alle teorie cospirative sulle frodi elettorali. Due ex collaboratori di Trump sono sotto accusa in Arizona per aver cercato di sovvertire il risultato delle elezioni del 2020. Inoltre, la candidata repubblicana al Senato Kari Lake, sostenitrice di quelle teorie, è vista come una figura polarizzante.
Ciononostante, Trump mantiene un forte appeal tra vasti segmenti dell'elettorato, in particolare i ceti meno abbienti colpiti dall'inflazione e dal caro-vita. Molti incolpano Biden e i Democratici per la loro situazione economica. Se Trump riuscirà a mobilitarli in massa, potrebbe ribaltare il risultato del 2020 in questi stati chiave.
Per i Democratici sarà fondamentale difendere i propri bastioni nel Midwest, dove la partita è ancora aperta. Se Biden manterrà Michigan, Wisconsin e Pennsylvania, potrà permettersi di perdere la Sun Belt e spuntarla comunque nel voto del Collegio Elettorale, seppur di misura.
L'esito delle elezioni del 2024 si deciderà probabilmente in un pugno di stati in bilico come questi, dove piccoli spostamenti possono avere un impatto decisivo. Gli sforzi di Trump e dei suoi alleati per accaparrarsi il voto dei bianchi dei ceti popolari e della classe operaia saranno cruciali. I Democratici, d'altra parte, dovranno trovare il modo di riconquistare parte di quell'elettorato, senza alienare le proprie basi nelle minoranze etniche e nei grandi centri urbani.
Le altre notizie della settimana
Il Senato americano ha bloccato un disegno di legge che avrebbe garantito il diritto di accedere e utilizzare vari metodi contraccettivi, come preservativi e dispositivi intrauterini, senza interferenze da parte delle autorità. La proposta, avanzata dai democratici per attirare l'attenzione sulle minacce ai diritti riproduttivi in vista delle elezioni presidenziali, non ha ricevuto il sostegno necessario di almeno 60 senatori su 100 per essere discussa.
I democratici sostengono che la legge sia vitale vista l'erosione dei diritti riproduttivi, mentre i repubblicani accusano l'altra parte di strumentalizzazione elettorale, affermando che l'accesso alla contraccezione è già ampiamente garantito. Il presidente Biden ha definito inaccettabile il blocco repubblicano, promettendo di battersi per una contraccezione accessibile e di qualità.
Il presidente americano Joe Biden ha firmato un controverso decreto che limita fortemente il diritto d'asilo per i migranti che attraversano illegalmente il confine con il Messico. Secondo le nuove regole, quando gli arrivi superano i 2.500 al giorno in media su una settimana, coloro che entrano senza documenti non potranno più accedere al sistema d'asilo. Inoltre, il provvedimento faciliterà le espulsioni dei migranti verso il Messico.
Durante un discorso, Biden ha affermato che queste restrizioni, considerate tra le più severe mai adottate da un presidente democratico, serviranno a riprendere il controllo delle frontiere e a ristabilire l'ordine nel processo di richiesta d'asilo. Il presidente ha accusato i repubblicani di bloccare qualsiasi riforma sull'immigrazione. Queste misure sembrano essere un tentativo di conquistare consensi in vista delle elezioni presidenziali di novembre, in cui Biden sfiderà il repubblicano Donald Trump, il quale ha fatto dell'immigrazione un tema centrale della sua campagna, accusando l'attuale presidente di aver causato un'"invasione" di migranti.
Il senatore del New Jersey Bob Menendez ha deciso di candidarsi come Indipendente alle prossime elezioni per il Senato. L’attuale membro della Upper House è sotto inchiesta per diversi capi d’accusa e per questo non si è presentato alle primarie del Partito Democratico.
Una sua candidatura potrebbe togliere ai Dem voti preziosi e rendere più competitivo un seggio che, normalmente, sarebbe più che sicuro per il partito di maggioranza.